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al testo di cristina bizzarri
Chesed
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Chi non può scegliere un luogo o un altro, un nome o un altro nome. Chi non può scegliere dove né con chi stare. Chi non può scegliere dove appoggiarsi o sostare. Chi non può scegliere se dare o ritirare la mano. Chi non può scegliere se ridere o piangere. Chi non può scegliere se una o l'altra parte. Chi non può scegliere chi o cosa guardare. Chi non può scegliere se restare. Chi non può scegliere se voltarsi indietro. Chi non può scegliere se vivere o morire. Chi non può scegliere può solo essere. Con chi parte e chi ritorna. Con chi sosta e chi riprende. Con chi fugge e chi combatte. Con chi trema e chi è saldo. Chi non può scegliere è un fanciullo che arrivato in fondo agli anni costruisce un castello di sabbia poco prima dell'alta marea. E sorride vedendola arrivare. ★ questa poesia è dedicata a Amina Narimi ★
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Cristina Bizzarri
- 18/07/2015 14:21:00
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FerdiNandi, Amina, grazie di essere passati. A volte, pensando intensamente a qualcuno - io qui leggendo Narimi - sorge improvvisa una frase che è la forma che spontaneamente prende su di sé, come un vestito, un sentire. E Amina, in quel momento e non solo, per me è colei-che-non-può-scegliere. Secondo me è questo il non-giudizio: pur vedendo, pur riconoscendo le forme, gli aspetti, le differenze tra gli esseri, qualcosa "impone" di non scegliere, di restare neutri. E questo distacco che non è distacco ma comprensione, secondo me è bontà, amore. È Chesed, Hesed, o comunque lo si voglia chiamare. Beato chi lo abita costantemente!
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Nando
- 18/07/2015 06:44:00
[ leggi altri commenti di Nando » ]
Intanto posso condividere laffetto per Amina, colei che amo definire "miainsuperabilePoeta", anche per ragioni e sentimenti che ritrovo qui in questi tuoi bei versi (mi conforta il Giordano: dove lui lascia un segno, vuol dire che cè del Bello attorno, allora il mio piede incerto e locchio cieco si muovono meno insicuri di giudizio): tutto è luce, tutto vive nella luce, tutto esprime luce, quella Luce che vienr dallAmore, direi da Dio che è amore. Allora il dramma della non scelta, è un dramma nellordine terreno, la marea che cancellerà il manufatto altrettanto, ma nellordine spirituale, ma io tornerei anche indietro, tornerei al terreno, tutto è luce, ché mutano le forme delle manifestazione ma non la loro unica essenza: la luce. Sarebbe interessante rileggere l`iconografia dolorosa cristiana alla luce di questa tua. . Mia Prof., mi permetta di abbracciarla al modo di una discente ammirazione...
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Amina Narimi
- 16/07/2015 12:25:00
[ leggi altri commenti di Amina Narimi » ]
ondeggio nella corrente della tua poesia... nellamore che provo per te che continuamente si ripete..
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Ferdinando Giordano
- 16/07/2015 11:23:00
[ leggi altri commenti di Ferdinando Giordano » ]
Uhm! Intensa. Da una sera allaltra, cè abbastanza giorno oltre la notte. Brava non poco.
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